Nazionale

Sport e diritti Lgbti: al centro ci sono sempre le "XSONE"

Identità di genere, stereotipi, educazione alla diversità: lo sport contro ogni discriminazione. Incontri a Bologna collegati al Pride. Parla M. Claysset

 

Valentina Petrillo è la prima atleta transgender paralimpica al mondo a competere in categoria femminile senza rettifica anagrafica. E’ lei a farsi portavoce dei diritti e bisogni di una parte di mondo spesso dimenticata ma che trova nello sport uno dei suoi mezzi più forti di espressione. C’era anche lei alla “tavola rotonda” di Bologna , tappa della rassegna di “XSONE. Identità di genere, stereotipi, educazione alla diversità”. Dalla location “Le Serre dei Giardini Margherita”, si è cercato di fare il punto sulla situazione in Italia sul tema sport e persone trans. Molti i passi avanti fatti in questo senso a livello nazionale, anche se la strada è ancora lunga.  

"Il viaggio è ancora da continuare", ha detto Manuela Claysset, di Uisp Nazionale, che ha preso parte all'evento. “Il nostro impegno è per lo sport sociale e per la promozione sportiva, contro ogni forma di discriminazione. Una persona trans, pur con documenti ancora di un sesso diverso da quello intimamente riconosciuto, ha diritto di essere accolta. Per questo Uisp ha promosso la tessera Alias per le persone trans. Dobbiamo dare spazio a ciò che una persona sente di essere", ha proseguito Manuela fortemente convinta che un’associazione sportiva come l'Uisp "deve confrontarsi e capire quali sono i bisogni delle persone. C’è stata una continua crescita, abbiamo portato l’esperienza sui territori. Cerchiamo di adattare gli impianti, diamo attenzione alla concretezza. Un’associazione deve avviare un percorso inclusivo. Certo, bisogna ancora capire quali sono le parole giuste da usare. Ci sono moltissime cose che ancora non si sanno e il lavoro che ci attende deve andare proprio in questo senso", ha concluso Claysset. 

Diversi progetti stanno contribuendo a cambiare il territorio e l’impatto sulla vita delle persone e della comunità. Lo conferma Teresa Di Stefano, dell'Uisp Bologna, presente tra gli altri all'incontro: “Anche noi  abbiamo dato il nostro contributo per l’inclusione delle persone Lgtb nel mondo dello sport. Abbiamo dedicato loro, prima dello scoppio della pandemia, uno spazio apposito in determinate fasce orarie. Per dare un segnale di uguaglianza, inclusione e normalità”. L'evento è stato moderato da Andrea Ruggeri, che ha dato parola a Roberta Li Calzi, presidente della commissione delle Pari opportunità che ha sottolineato il ruolo del Comune di Bologna per uno sport più inclusivo; Elisa Mereghetti, regista del film “5 Nanomoli. Il sogno olimpico di una donna trans”, ispirato alla storia di Valentina Petrillo e realizzato da Ethnos e Gruppo Trans con il patrocinio di Arci Gay, Uisp e Comune di Bologna; Dario Sebastio per QueerFit - Gruppo Trans, che ha illustrato le difficoltà delle persone trans nella pratica sportiva. 

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La rassegna è proseguita, lunedì 28 giugno, sul tema del lavoro. Nell’ambito del progetto TRANS-AZIONI, coordinato da Gruppo Trans di Bologna, è stato organizzato un percorso di formazione e accompagnamento alla creazione di nuove imprese dedicato a persone trans e non binarie, per contrastare la disparità economica e creare nuove opportunità per la comunità. Sono intervenuti Monica Romano, HR specialist, consulente D & I e scrittrice transgender; Andrea Danese, Unicorns Erg LGBT in UniCredit; Chloe Facchini , imprenditrice transgender; Christian Leonardo Cristalli, Gruppo Trans APS; Ilaria Mattioli - CGIL Nuovi Diritti. Hamoderato l'incontro Valeria Roberti. Dopo il dibattito, alle 21.30, la proiezione di «Una donna fantastica», film di Sebastián Lelio che ha per protagonista Marina, una donna transgender legata sentimentalmente a un uomo, Orlando, il suo grande amore. Per info clicca qui. 

Nell'ambito delle iniziative della Settimana transfemminista transnazionale cittadina legata al Pride, in programma sabato a Bologna, ha fatto tappa un altro evento. Martedì 29 giugno, alle 18.30, al Centro Sportivo Pizzoli, si è svolto infatti un torneo di calcio che ha portato tutt* in campo per lo sport senza discriminazione. Una partita che è stata occasione per tifare contro l’omolesbobitransfobia e che è proseguita con una chiacchierata a tema "Diritti LGBT e sport: riflessioni oltre il genere". Presenti Valentina Petrillo, i BugsBologna, il Gruppo Trans, AGEDO, l'Uisp Eimilia Romagna. "E' stato un momento di confronto sul tema dell’inclusione delle persone Lgbt nello sport. Siamo partiti dalla storia di Valentina Petrillo per poi passare all'analisi delle difficoltà che gli Lgbt hanno nel mondo dello sport", ci racconta Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti dell'Uisp nazionale. 

"Abbiamo cercato di capire cosa poter fare per cercare di essere sempre più inclusivi nello sport partendo proprio dagli aspetti culturali. Valentina Petrillo è un’atleta che sta portando risultati importanti, ma c’è chi trova maggiori difficoltà nelle attività di base. Se vogliamo cambiare la cultura, bisogna modificare l’informazione e il linguaggio", prosegue Manuela. Infatti, lo sport è per certi aspetti ancora legato ad una visione binaria. Bisogna invece ricercare un modello ben preciso di inclusione. Ed è proprio questo che cerca di fare la Uisp, puntando su aspetti meno competitivi e che diano maggiore spazio all'identità di ciascuno. "Per noi le parole chiave sono libertà di fare sport, di essere se stessi, l’inclusione. Puntiamo molto alla formazione e a creare momenti di confronto e di dibattito. Sulle tematiche Lgbt la Uisp c’è, è presente e fa sentire la sua forza", conclude Manuela Claysset. Per info clicca qui(C.F.)